sabato 11 dicembre 2010

De rait men èt de rait moment

The Colbert Report riesce sempre a beccare l'uomo giusto da intervistare al momento giusto, come quando fece con Assange in tempi allora già sospetti.

Robbe de gobbi 2

 PROCESSO PER LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA GUIDO GIANNETTINI GIOVANNI VENTURA FRANCO FREDA GENERALE MALIZIA
Nella foto Guido Giannettini e Franco Freda, archivio fotografico de "l'Untà".

Si può pensare quello che si vuole di Carmine Pecorelli ognuno avrà la sua idea del personaggio; tuttavia è sempre interessante rimediare alcuni vecchi articoli della sua agenzia di notizie (poi rivista) "OP", Osservatorio Politico, che in pratica sfruttava le guerre interne tra i generali del SIFAR (poi SID, poi SISDE-SISMI, oggi AISI-AISE) e tra i vari referenti politici per riuscire ad avere  notizie clamorose in netto aniticipo su qualsiasi altra agenzia di stampa. Si ritiene tra l'altro che Pecorelli tramite il generale Dalla Chiesa, o addirittura Dalla Chiesa tramite Pecorelli, fosse venuto in possesso delle parti mancanti del memoriale Moro.
Seguono tre articoli, magari ne riporterò altri più avanti su altri personaggi, che Pecorelli scrisse su Berlusconi, allora immobiliarista d'assalto; niente di chissà che, ma così...a futura memoria.

Silvio Berlusconi morde e fugge
Silvio Berlusconi, il noto costruttore milanese, è uscito dalle difficoltà finanziarie che da tempo lo angustiavano. Per via dell'equo canone, nessuno voleva più saperne dei suoi appartamenti di lusso. I privati, temendo fisco e Brigate rosse, evitavano accuratamente di mettersi in mostra in superattici con piscine e tennis; gli enti pubblici, per via dell'equo canone, non investono più in appartamenti dai quali non possono ricavare un adeguato reddito. Per fortuna di Berlusconi, è intervenuto Carmelo Conte, un palermitano dalle mille maniglie, che gli ha fatto vendere all'Ordine dei medici appartamenti di Milano 2 per complessivi 33 miliardi. Ma concluso l'affare, Berlusconi s'è eclissato col suo Rivera...senza nemmeno inviare un cesto di rose alla signora Conte, a titolo di ringraziamento.(OP", 12 dicembre 1978)

Berlusconi, un self made man alla Cariplo?
Stupore ed incredulità nel mondo bancario per la candidatura del cavaliere del lavoro Silvio Berlusconi alla presidenza della Cariplo. Viviamo in tempi modesti e nonostante per le nomine si continui a promettere il primato della competenza, si finisce sempre per mandare alla Consob un Pazzi qualunque. Ma affidare al primo che capita anche lo scettro della Cassa di Rispiarmio delle Provincie Lomnbarde, a Milano sarebbe considerato un affronto. Con tanti imprenditori, con tanti valenti manager su piazza ci si chiede perchè tanta smania di salire sul gradino più alto in un imprenditore che sebbene abbia realizzato utili notevolissimi al suo attivo vanta una sola opera di spicco, il complesso immobiliare Milano 2. Dunque Berlusconi è un candidato senza speranza? Non è detto: controlla il 2,5% delle azioni del "Giornale" di Montanelli e di recente ha dichiarato di voler accentuare la sua presenza nel settore giornalistico. A qualcuno potrebbe venire in mente di premiare il suo impegno politico.
("OP", 30 gennaio 1979)

Silvio Berlusconi, lupo di mare per la Cariplo
Festa grande a Cap d'Antibes il 27 dicembre. Il costruttore milanese, creato cavaliere del lavoro nell'ultima infornata di Leone Giovanni, ha invitato nel suo yacht il fior fiore della stampa lombarda, rappresentata nientemeno che da Nutrizio, Di Bella e Montanelli. Tra caviale sorrisi e champagne, si sarebbe parlato della presidenza della Cariplo e del modo più acconcio per assicurarsi la successione a Giordano dell'Amore, il cui prestigio è stato giudicato troppo scosso dalla vicenda Italcasse.("OP", 13 febbraio 1979)